giovedì 27 ottobre 2016

E se fossimo, in un Ologramma a 2D?

E se fossimo, in un Ologramma a 2D?
http://www.media.inaf.it/2015/04/28/e-se-luniverso-fosse-un-ologramma/
Quello che noi percepiamo come tridimensionale potrebbe essere nient’altro che un trucco: un ologramma 3D su un enorme orizzonte cosmico 2D... Viviamo in uno "Spazio-Tempo" piatto. (Terra Piatta).
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Un esperimento in corso presso il Fermi, National Accelerator Laboratory ( il CERN di Chicago ), basato su interferometri laser, si propone di mettere alla prova alcune fra le più affascinanti teorie contemporanee sull'universo, fra le quali la congettura del “principio olografico”... Chi ci assicura, infatti, che la Realtà nella quale siamo immersi (in "apparenza".. così tangibile, ecc) non sia davvero, solo: una proiezione a due dimensioni?.. Così sembra, di fatto. Tutto parrebbe indicare, che: l’impressione di vivere, in un.. Universo in 3D, sia davvero "solo il frutto di un’illusione", dovuta magari all'altissima risoluzione, o al fatto di "esserci stati calati dentro"... Magari, da qualche "Alieno cattivo".. come suggerisce, la New Age.

Siamo.. dunque, gli inconsapevoli protagonisti di un serial TV, che si aggirano in un mondo, solo "apparentemente" tridimensionale; quando in realtà, altro non è, che una "piatta matrice di pixel", su uno Schermo Sonoro?!... Ebbene, sì. Sembra essere, proprio, così!

Quello che noi percepiamo come tridimensionale potrebbe essere nient’altro, insomma, che un trucco: un ologramma 3D su un enorme orizzonte cosmico 2D... Viviamo in uno "spazio-tempo" piatto. (Terra Piatta).
Tutti conosciamo gli ologrammi delle banconote o delle carte di credito. Sono oggetti bidimensionali, che pur tuttavia si presentano ai nostri occhi con le caratteristiche della tridimensionalità.

L’universo che abitiamo potrebbe comportarsi in maniera non dissimile dagli ologrammi: il team di ricerca di Daniel Grumiller, della TU Wien, ha lavorato a questa idea per tre anni consecutivi collaborando con le università di Edimburgo, Harvard, IISER Pune, Kyoto e il MIT. I risultati sono appena stati pubblicati sulla rivista Physical Review Letters e confermano la validità del principio di corrispondenza in un universo piatto...

E, se il Cervello, è un Ologramma Tridimensionale... Vuol dire, che proietta per Noi, immagini.. "quadrimensionali"... in 4D!!! Proprio come, appunto, gli Ologrammi in 2D.. proiettano "fuori", immagini in 3D! La Vita, è un Sogno... Tridimensionale.. insomma; riflessa, su uno schermo 2D, fatto di Onde Sonore.. E Radio-Frequenze... Quello, che chiamiamo Spazio, non esiste qui... dove ci troviamo.. Siamo intrappolati, in un Sogno! Olografico!!! Perché, ci fanno credere, che la "proiezione" sia Reale.. invece, di farci vedere, la Realtà Vera... Ossia, che siamo in una Prigione..

Semplificando brutalmente, il fenomeno dell'entanglement quantistico sarebbe una rappresentazione nell’universo a 3D (senza dunque considerare la gravità) di quello che sono i wormholes in un universo a 4D (con la gravità). Insomma, il cunicolo spazio-temporale che unisce una coppia di buchi neri situati agli estremi opposti dell’universo e l’ineffabile stringa che vincola in modo indissolubile le proprietà esibite da una coppia di particelle elementari non sarebbero altro che due facce della stessa medaglia. Una visione, val la pena osservare, che entrerebbe a gamba tesa nell’annosa querelle fra meccanica quantistica e relatività generale.

Grumiller, con l’aiuto di Arjun Bagchi, Rudranil Basu e Max Riegler, è riuscito a dimostrare che l’entropia di entanglement assume lo stesso valore per la gravità quantistica “piatta” e per la teoria quantistica dei campi a dimensioni ridotte.

«I nostri calcoli confermano l’ipotesi che il principio olografico può essere realizzato anche su spazi piatti», dice Riegler della TU Wien. Questa scoperta, dimostra, che stiamo davvero vivendo in un ologramma: e, a quanto pare, ci sono sempre più elementi a sostegno, della validità del "principio di corrispondenza" nel nostro universo.. "Come in Alto, così in Basso".

Per riuscirci, Hogan e colleghi hanno costruito un Olometro, abbreviazione per “interferometro olografico”: un dispositivo formato da due interferometri, posti l’uno accanto all'altro, che emettono due fasci laser da un kilowatt ciascuno (una potenza equivalente a quella di 200mila puntatori laser) verso uno splitter e quindi giù lungo due bracci perpendicolari da 40 metri. La luce riflessa dei due fasci viene poi ricombinata, dando eventualmente luogo – se l’ipotesi dei ricercatori è corretta – a una figura d’interferenza: la firma del “rumore olografico”, ovvero fluttuazioni quantistiche nella trama dello spaziotempo....

Ma perché mai lo spazio dovrebbe “fluttuare”? Perché dovrebbe mostrare quelle silhouette cangianti tipiche degli ologrammi, appunto, che danno sì l’impressione di tridimensionalità ma al tempo stesso di instabilità..

Per esempio: le immagini, in TV, ci appaiono tridimensionali e continue, ma se ci avviciniamo possiamo vedere che in realtà sono tutte pixelate. . Se la risoluzione è molto alta e lo schermo è molto compatto, però, come può essere quello di un tablet HD, distinguere i singoli pixel diventa praticamente impossibile..

Ebbene, il “pixel size” dell'universo olografico, cioè, la "dimensione del singolo pixel", stando agli scienziati, dovrebbe corrispondere, alla scala di Planck: ogni pixel, sarebbe cioè, circa "10 trilioni di trilioni di volte" più piccolo, di un atomo!...

Pixel di dimensioni infinitesimali, dunque. Ma non nulle. Ed è proprio su questo che si gioca l’intera congettura. Se lo spazio fosse davvero “pixelato”, ciò implicherebbe un’incertezza intrinseca, nel senso che all’interno d’un singolo pixel il concetto stesso di posizione non avrebbe più significato alcuno.. Detto altrimenti, esisterebbe un limite alla capacità dell'universo di memorizzare informazione: un determinato numero di bit, sicuramente elevatissimo, ma non infinito. Ed è proprio dall'indeterminatezza inevitabile dovuta alla "Natura Digitale" dello "spazio" (al suo "campionamento", potremmo dire) che emergerebbero, le "fluttuazioni", ossia, il "rumore di fondo olografico" che gli scienziati del Fermilab vogliono misurare – ovviamente, dopo aver filtrato tutte le possibili fonti di contaminazione, prime fra tutte il rumore di fondo dovuto alle apparecchiature elettroniche.

«Se alla fine riusciremo ad isolare un rumore del quale non ci sia modo di sbarazzarsi, potremmo aver rilevato quindi, proprio, "quel qualcosa di fondamentale" della Natura... - il Rumore intrinseco dello Spazio-Tempo!!! Spiega Aaron Chou, del Fermilab, responsabile dell'Olometro. - E, per la Fisica, si tratta di un momento emozionantissimo!! Un risultato positivo, inaugurerebbe insomma, un nuovo modo, di interrogarsi... su come funziona lo spazio..».

Alla fine, il SUONO.. è stato appunto Trovato... Quindi: abbiamo LA PROVA, che viviamo in un Ologramma.. Roma, 11 feb. (askanews) - In questa animazione diffusa dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare si può ascoltare la conversione in suono delle onde gravitazionali emesse dalla collisione di due buchi neri, così come sono state captate per la prima volta lo scorso 14 settembre 2015, alle 10:50:45 ora italiana, dai due strumenti gemelli Laser Interferometer Gravitational-wave Observatory (Ligo), negli Stati Uniti. La scoperta è stata annunciata oggi dalle collaborazioni scientifiche Ligo e Virgo nel corso di due conferenze simultanee, negli Stati Uniti a Washington, e in Italia a Cascina (Pisa).

ECCO.. IL SUONO...
http://www.askanews.it/economia/ecco-il-suono-delle-onde-gravitazionali-la-scoperta-del-secolo_711733082.htm

Aggiungendo a Tutto questo, l'Effetto Mandela,
http://effettomandela.blogspot.it
arriviamo alla "Logica Conclusione", che: il Tempo Vero, e lo Spazio Vero, se Esistono, non sono questi qui.... Ma sarebbero Altrove. Qui: c'è solo l' "Illusione Ologrammatica". Di cui, l'Ologramma, sarebbe uno Specchio.. della Realtà Vera: ossia, quello che noi conosciamo come "i Buchi Neri"?... (dove, appunto, lo Spazio e il Tempo "come noi, li intendiamo"... crollano?..).
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LINK
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Martedì 28 aprile 2015 17:14
http://www.media.inaf.it/2015/04/28/e-se-luniverso-fosse-un-ologramma/
Mercoledì 27 agosto 2014, 16:01
http://www.media.inaf.it/2014/08/27/fermilab-olometro/
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https://www.youtube.com/watch?v=R2kPFfzdr0Y&list=PLi9y3q2Hfj9jxyFqC8YYzSC8ej_fa8SAI&index=42
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http://tiksaaa.info/?p=134
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http://www.media.inaf.it/2015/04/28/e-se-luniverso-fosse-un-ologramma/
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Ad avvalorare questa mia tesi, sta il fatto che, su you-tube, ho trovato: sia le Testimonianze, dei "supposti viaggiatori" a Marte di Montauk; sia una che, invece, parla di un'altra Missione, fatta cioè, senza l'utilizzo di questi "Portali".. E che, descriverebbe "un Marte diverso"... Eppure, per come la intendo io: se questa è vera, dovrebbe essere, anche più esatta delle altre; in quanto, senza l'utilizzo dei Portali, sarebbe l'unica "vera".. nel senso, di questa "linea Spazio-Tempo", intendo... No? Ho cominciato a capire, che c'era qualcosa che non quadrava, nei Viaggi della NASA, quando ho iniziato a vedere i Video, dei Personaggi del Progetto Montauk. I quali, avrebbero "Viaggiato" su Marte, attraverso dei Portali Dimensionali... Tuttavia, il Progetto Montauk, è anche quello che sta alla base, del Progetto MK-Ultra, di Controllo Mentale sulla Popolazione; nonchè, delle Famigerate scie chimiche... Quindi, mi sono chiesta: Cosa c'entrano, i Viaggi su Marte?!... A meno che.. Ecco, sì! A meno, che, non siano semplicemente.. dei "Viaggi", ad "altre Dimensioni"... Spazio-Temporali, appunto!!?
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Credo che l'enigma si risolva a livello percettivo... Si disquisisce spesso di quarta dimensione e di altri misteriosi livelli di realtà, dimenticando che anche la terza dimensione, la profondità, presenta lati interessanti da indagare. La profondità prospettica, lungi dall'essere inerente alle cose, è una creazione della mente e dell'occhio: è noto che i bimbi hanno una visione prevalentemente bidimensionale che progressivamente evolve in una tridimensionale. Gli oggetti distanti appaiono più piccoli rispetto a quelli vicini, mentre le linee convergono verso punti di fuga, a causa di un processo percettivo (mentale e retinico), ma anche culturale.

Non si può escludere che, esistendo un parallelismo tra sviluppo ontogenetico (dell'individuo) e storia filogenetica (dell'umanità come specie), gli uomini dell'antichità e del Medio evo tendessero a rappresentare la natura in modo tanto singolare all'occhio di noi contemporanei non solo a causa del rispetto di particolari codici iconografici, ma anche perché vedevano il reale in maniera non del tutto prospettica o, meglio, secondo una prospettiva di tipo differente da quella geometrica elaborata nel Rinascimento specialmente da Leon Battista Alberti e da Filippo Brunelleschi.

Ricordando che la percezione si situa in un punto di confluenza tra modelli psichici e culturali da un lato, (Vedi Percezione e realtà), fenomeno dall'altro, si comprende perché gli Egizi rappresentassero uomini e dèi con una molteplicità dei punti di vista (occhi e busto dipinti frontalmente, arti in movimento di lato), secondo un canone in parte ripreso dal Cubismo.

Si capisce anche per quale motivo l'arte medievale privilegiasse la prospettiva gerarchica in funzione ideologica, laddove l'arte rinascimentale si incentra su una raffigurazione con uno spazio scandito in piani geometrici di profondità, creando una dimensione mentale abbinata ad un'illusorietà realistica. Il realismo della pittura tra XVI E XVI secolo è spesso apparente, in quanto lontano dalla rappresentazione ottica degli antichi, scevra di fattori razionali, astratti. Ecco perché, ad esempio, le opere di Piero della Francesca, nel loro disegno delle cose e delle figure, si trasferiscono in un'atemporalità, in una dimensione sospesa, quasi irreale.

Mutatis mutandis, i videogiochi più avveniristici, per la verosimiglianza di immagini, movimenti, colori, ombreggiature..., tradiscono, nella loro esibizione di realismo, una fredda, astratta mancanza di naturalezza, per due ragioni principali. In primo luogo, i programmi che generano questi videogiochi definiscono una successione di piani geometrici-razionali, inoltre questi mirabolanti mondi virtuali stimolano ed enfatizzano solo il senso della vista, tra tutti i sensi il più mentale. Odori, sensazioni tattili e gustative sono assenti, mentre quelle acustiche sono appendici delle immagini.

La riflessione sulla tridimensionalità, oltre a rivelarne il carattere intellettuale, ci induce ad ipotizzare che la mente possa formarla sulla base di una storia archetipica, in correlazione ad istanze eterogenee (biologiche, percettive, ontologiche…).

Dunque forse non solo l'osservatore consente al fenomeno osservato di collassare in un particolare stato dell'essere, ma, nel momento in cui lo percepisce, lo plasma, secondo una peculiare modalità formale..
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http://offskies.blogspot.it/2015/06/la-cospirazione-della-terra-piatta.html
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Solo gli "Esseri Coscienti", possono essere "Osservatori", e quindi "Co-creatori" di interi "Universi Olografici", su questo schermo Pixelato.. in quanto, l'Atomo appare su di esso, "in una posizione", solo quando "è Osservato", da un essere Cosciente.
https://www.youtube.com/watch?v=R2kPFfzdr0Y&list=PLi9y3q2Hfj9jxyFqC8YYzSC8ej_fa8SAI&index=42
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https://www.youtube.com/watch?v=8HN8Xb-AsVw&index=77&list=PLi9y3q2Hfj9jxyFqC8YYzSC8ej_fa8SAI

ALTRI LINK:
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http://studiaregliufo.eu/caleb-scharf-universo-cervello
https://www.youtube.com/watch?v=fRT5UtJBhYM
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https://sites.google.com/site/sabatoefiammetta/la-teoria-di-heim/l-universo-di-heim - http://tiksaaa.info/?p=134
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Le attuali osservazioni in definitiva portano a ipotizzare che il nostro è un universo piatto, anche se l'incertezza nelle misurazioni della densità di circa l'uno per cento indicano che potrebbe essere aperto, seppur per poco. Ciò significa che potrebbe essere apparentemente piatto, pur essendo in realtà curvo, con una raggio caratteristico su una scala estremamente ampia.

Liddle e Cortês ammettono che attualmente la loro teoria è fortemente speculativa: per verificarla si attendono i nuovi dati di Planck, che verranno pubblicati l'anno prossimo, e in prospettiva quelli della missione Euclid dell'ESA, il cui lancio è previsto per il 2020. - http://www.lescienze.it/news/2013/09/28/news/piatta_sella_geometria_universo-1825218/
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http://www.alienreport.it/articoli/106-il-nostro-universo-e-un-fake.html
https://www.youtube.com/watch?v=8HN8Xb-AsVw
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http://luniversovibra.altervista.org/gli-scienziati-sostengono-che-la-teoria-quantistica-dimostra-che-alla-morte-la-coscienza-si-sposta-un-altro-universo/
http://luniversovibra.altervista.org/la-fisica-quantistica-dimostra-che-ce-vita-dopo-la-morte/
http://luniversovibra.altervista.org/il-teletrasporto-spazio-temporale-esiste/
http://luniversovibra.altervista.org/fisica-svolta-luniverso-e-un-ologramma-gigante/
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Estratto dal libro di David Icke: I figli di Matrix, un libro che mira a raccogliere tutte le prove sul controllo extraterrestre, intraterrestre e interdimensionale sul pianeta Terra che viene esercitato da migliaia di anni.
“Antiche leggende narrano che le civiltà assai progredite di Atlantide e Lemuria si basavano sulle conoscenze portate sulla Terra da razze extraterrestri da molte parti della galassia e da altre dimensioni dell’ universo.
La creazione consiste in una serie di infinite dimensioni di vita che vibrano a diverse velocità. Pensate alle frequenze delle numerosissime stazioni radiofoniche e televisive http://ningishzidda.altervista.org/visione-cosi-condizionata-realta/
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Il Nostro Universo, è solo un Ologramma... by Alex Collier (Contattato dagli Andromediani, fin dagli Anni '90). http://www.bibliotecapleyades.net/andromeda/andromedacom_sp00.htm#Nuestro Universo es un Hologram
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http://www.bibliotecapleyades.net/andromeda/andromedacom_sp05a.htm#Viaje en el Tiempo y Cambiando Agenda
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Alla fine, il SUONO.. è stato appunto Trovato... Qundi: abbiamo LA PROVA, che viviamo in un Ologramma.. Roma, 11 feb. (askanews) - In questa animazione diffusa dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare si può ascoltare la conversione in suono delle onde gravitazionali emesse dalla collisione di due buchi neri, così come sono state captate per la prima volta lo scorso 14 settembre 2015, alle 10:50:45 ora italiana, dai due strumenti gemelli Laser Interferometer Gravitational-wave Observatory (Ligo), negli Stati Uniti. La scoperta è stata annunciata oggi dalle collaborazioni scientifiche Ligo e Virgo nel corso di due conferenze simultanee, negli Stati Uniti a Washington, e in Italia a Cascina (Pisa). http://www.askanews.it/economia/ecco-il-suono-delle-onde-gravitazionali-la-scoperta-del-secolo_711733082.htm


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