giovedì 28 luglio 2016

La Chiesa, "CROCIFIGGE" la Mente Umana...

La Religione Cattolica, "CROCEFIGGE" la Mente Umana...


La Religione Cattolica, letteralmente: col suo simbolismo della Croce.. "CROCIFIGGE" appunto, la Mente Umana; impedendo: che "i DUE EMISFERI comunichino" tra di loro; e facendo anche in modo che, le Persone, "si Crocefiggano" tra di loro, a vicenda, con il Pensiero. Un Tema affrontato egregiamente, da David Icke nei suoi Libri, nel suo famoso lemma: "Siamo Tutti, i Guardiani del Sistema"; https://www.youtube.com/watch?v=hTch3fREM3k
ma anche da: Roberto Scarpinato.

Nella Confessione di Roberto Scarpinato (Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica, di Palermo, da anni impegnato nella lotta alla Mafia) infatti: il mondo è pieno di assassini.. Ma, assassini.. che "credono in Dio".. Cioè: Cattolici praticanti, in "pace con sé stessi"... quando Commettono, i propri reati!


Ma com'è possibile, che: Vittime e Carnefici (miliardari e poveri, mafiosi e dittatori) possano pregare, lo stesso Dio!?!! Ed essere in pace.. con sé stessi?!?!!


Ciò che succede, è che in realtà, la Chiesa.. pratica [di proposito]: un Politeismo occulto; che lascia, in sostanza, ad ogni fedele.. la libertà di Costruirsi.. "un Dio su misura". Ciò che importa alle gerarchie è solo la presenza mediatica. (Non la MORALE, vera e propria).


Sino all'età di quarant'anni circa – dice Scarpinato - il mio rapporto con la religione ed il cattolicesimo è stato quello tipico dell'italiano medio, cioè assolutamente non problematico. In Italia, tranne poche minoranze, si è cattolici non per scelta ma per destino culturale. Si nasce e si muore senza interrogarsi quasi mai sui temi della religione. Si attraversa un’esistenza scandita dal succedersi di riti battesimi, matrimoni, comunioni, funerali dei quali si è smarrito il senso. Riti che in fondo sembrano servire a tenerci compagnia, a non sentirci soli nella vita. Ho preso a riflettere su questi temi quando, appunto verso i quarant’anni, ho iniziato a frequentare per motivi professionali gli assassini.


Frequentare gli assassini per me è stato illuminante


Questa premessa è finalizzata a spiegare come e perché io abbia iniziato a riflettere su Dio, sulla fede, sull'etica cattolica, sul ruolo della Chiesa in Italia. Non per un innamoramento intellettuale, ma direi: quasi costretto dalla dura realtà con la quale devo misurarmi ogni giorno; una realtà: che quasi ti afferra per il bavero; e ti costringe così, a porti delle domande e a darti delle risposte.


Potrei citare tanti casi, che sono noti alla stampa, come quello di un famoso capomafia, Aglieri, che durante la latitanza riceveva un frate che celebrava messa; così, come potrei raccontare le tante esperienze di perquisizioni, eseguite subito dopo arresti di latitanti e la mia sorpresa nel vedere queste abitazioni le cui pareti erano quasi tappezzate da immagini religiose.


La questione per me si complica ulteriormente quando ... quelli che non sparano in prima persona, ma che proteggono gli assassini, li aiutano a evitare le condanne, fanno con loro affari lucrosi, e a volte chiedono agli specialisti della violenza materiale di eliminare qualche ostacolo che si trova lungo la strada e che non può essere eliminato per vie incruente. Il loro motto è: "Dio sa che sono loro che vogliono farsi ammazzare".


Mi è capitato di sentirlo più volte nel corso delle intercettazioni.


Mi accadde di conoscere uno di .. questi esponenti della borghesia mafiosa. Ricordo uno dei più rinomati medici di Palermo, che diventò collaboratore e confessò di essere un capomafia. Lui frequentava la Chiesa e mi raccontava che suo zio, che pure era un capomafia, si recava a pregare sulle tombe di coloro che era stato costretto ad abbattere...


E allora il Vero problema è quello di spezzare questo rapporto perverso tra la fede e il potere. Spezzare questo rapporto, significa restituire la voce di Dio e di Cristo agli uomini; perché, nel corso della storia, lo spazio tra l'uomo e Dio: è stato, fin troppo e a lungo sequestrato dal potere, della Chiesa di Roma!


Io non ho nulla nei riguardi di alcun dio, quello che voglio sottolineare è l'atteggiamento delle persone religiose, che "credono di cavarsela" in ogni caso. Facessero pagare le tasse all'S.P.A. vaticana, punissero severamente i preti pedofili che hanno distrutto la vita a intere generazioni di persone, smettessero di occultare tutti gli scheletri che hanno negli armadi e provassero a pensare che se le suore, timorate spose del signore, restano incinte in convento, oppure arrivano al pronto soccorso per l'estrazione di oggetti "non consoni alla loro figura", non sono certo illuminate da nessun fuoco sacro e, per favore, smettessero di parlare di libero arbitrio, perchè da sempre l'ho visto usare dal lato sbagliato.

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Scarpinato, è anche Autore dell'Articolo:

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"In Carcere ci vanno solo i poveri, come nel 1860".
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piolatorre.it/public/art/in-carcere-ci-vanno-solo-i-poveri-come-nel-1860-276

TUTTI "CREDONO" DI ESSERE "I BUONI"...


Ecco un'altra Testimonianza. Un ex-Agente della CIA, testimonia come, nei Fals Flag: TUTTI siano, dannatamente CONVINTI (ossia "IPNOTIZZATI a CREDERE")

di ESSERE "I BUONI"!
youtube.com/watch?v=vXysLJi_XuQ

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Soluzione?
In Attesa dell'Altro Post, la Canzone di Marco Mengoni

"CREDO negli ESSERI UMANI",
Ci da uno Spunto di Riflessione, sulla SOLUZIONE per
ROMPERE, QUESTO "SPECCHIO IPNOTICO".
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"Oggi la gente ti giudica per quale immagine hai, vede soltanto le maschere, e non sa nemmeno chi sei. Devi mostrarti invincibile, collezionare trofei.

Ma quando piangi in silenzio scopri davvero chi sei.


Credo negli esseri umani che hanno coraggio di essere umani.

Prendi la mano e rialzati tu puoi fidarti di me.
Io sono uno qualunque, uno dei tanti, uguale a te.

Ma che splendore che sei nella tua fragilità. E ti ricordo che non siamo soli a combattere questa realtà.


Credo negli esseri umani che hanno coraggio di essere umani.


L'amore, amore, amore, ha vinto, vince, vincerà."

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youtube.com/watch?v=5xejBgR9P2o

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FONTI:
strangedays.it/thedarkside/tenebraeluceinVaticano.html
http://www.piolatorre.it/public/art/in-carcere-ci-vanno-solo-i-poveri-come-nel-1860-276/


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